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GB, DIMINUISCONO DEL SEI PER CENTO GLI ESPERIMENTI SUGLI ANIMALI

Giovedì 22 ottobre 2015

 

PER GLI ANIMALISTI NON BASTA, 184 MILA TEST MOLTO INVASIVI

Gli esperimenti sugli animali sono diminuiti del sei per cento, secondo il ministero dell'Interno britannico. Si è passati da 4 milioni 120 mila a 3 milioni e 87 mila. Per la prima volta, si è registrato il crollo degli esperimenti dovuto alla gravità delle sofferenza provocata dai test. Per la maggior parte (nel 60 per cento dei casi), gli animali utilizzati sono stati topi. Solo nello 0,8 per cento dei casi, si è trattato di animali "di specie protette" come cavalli, gatti, cani e scimmie (16 mila in tutto). Tuttavia nell'8 per cento dei casi, gli animali, gli esperimenti sono stati "gravemente invasivi". 

Soddisfazione è stata espressa dal ministro Lord Bates, che dichiara: "Le cifre dimostrano che il mondo scientifico sta rispondendo all'impegno del governo di adottare misure alternative agli esperimenti in vivo". Ma per la RSPCA, le notizie sono tutt'altro che buone. "Ben 184 mila procedure hanno provocato sofferenze atroci agli animali, che cosa c'è da festeggiare? E'scioccante". E sostiene che i dati non raccontano tutta la verità.." Wendy Higgins, della Humane Society International UK, ritiene che il balletto delle cifre lascia il tempo che trova, se non si smette del tutto con queste tecniche obsolete e dichiara: "Tutti gli esperimenti che non siano un'iniezione di vaccino sono già oltre il limite".

 

Animali e Animali

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