TANZANIA, FINISCE IN MANETTE LA REGINA DEL TRAFFICO D'AVORIO
A processo, rischia molti anni di carcere
E' stata arrestata in Tanzania la "regina dell'avorio", considerata da 14 anni il punto di raccordo tra il traffico internazionale di avorio e i bracconieri. La donna, una cittadina cinese di 66 anni, è inoltre ritenuta responsabile dell'uccisione di oltre 350 elefanti e del contrabbando di 706 zanne di avorio, per un valore che si aggira intorno ai 5,4 miliardi di scellini tanzaniani, pari a circa sette milioni e mezzo di euro. La 66enne è stata fermata insieme a due uomini tanzaniani da una task force specializzata, la National and Transnational Serious Crimes Investigation Unit, ed è la principale trafficante di avorio mai arrestata in Tanzania. Ora dovrà comparire davanti alla corte di Dar es Salaam e sarà processata: in caso di condanna, potrebbe incorrere in una pena detentiva molto lunga. "Questo arresto provocherà un vero e proprio terremoto nel network criminale - ha commentato in una nota Isabella Pratesi, direttore conservazione del WWF Italia - I crimini di natura sono una delle piaghe che stiamo combattendo da anni anche grazie al contributo delle nostre guardie volontarie, che collaborano alle indagini investigative. La Tanzania - conclude Pratesi - ha aperto la strada che ora anche gli altri paesi devono seguire, smantellando la tela criminale costruita in questi 14 anni". Nella sua campagna 'Crimini di natura' il WWF ha denunciato che il giro di affari illegali di risorse naturali ammonta a oltre 23 miliardi di dollari, piazzandosi al quarto posto dopo il mercato nero mondiale di droga, armi e esseri umani.