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Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

CARTA ETICA PER LA TUTELA DEL CAVALLO

Premesso che

-Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali svolge un ruolo di riferimento a livello nazionale ed internazionale per quanto concerne la tutela della salute e del benessere animale ed in questo ambito degli equidi.

-La tutela ed il rispetto del cavallo devono costituire i principi etici alla base di tutte le attività sportive, agonistiche e di allevamento che coinvolgono il cavallo, sia in ambito equestre che ippico.

-Le attività equestri ed ippiche si differenziano dalle altre discipline perché prevedono l’interazione tra due atleti: il cavaliere od il fantino ed il cavallo. Tutti coloro che praticano tali attività sono dunque chiamati, secondo un principio di responsabilità, a compiere scelte etiche profonde che incidono sulla vita e sul destino di un altro essere vivente;

-Le attività che coinvolgono il cavallo nei diversi ambiti, oltre che all’eccellenza sportiva, devono essere finalizzate alla promozione di una cultura equestre quale strumento educativo e formativo ed alla eliminazione di ogni forma di doping e maltrattamento del cavallo, di slealtà sportiva, promuovendo di stili di vita sani e responsabili.

Io sottoscritto, Gianluca Laliscia, in qualità di Ambasciatore Italiano dell’Endurance nel mondo.

Mi impegno a

-praticare tutte le attività che coinvolgono il cavallo secondo i principi etici e morali di tutela e di rispetto del benessere del cavallo stesso;

-procedere all’addestramento e allenamento del cavallo nel rispetto delle sue caratteristiche etologiche, evitando l’utilizzo di mezzi e strumenti coercitivi e l’uso della forza;

-provvedere alle cure e alle terapie quando necessarie e quando indicate, sospendendo l’attività del cavallo per tutto il tempo indispensabile al fine di garantirne il completo recupero;

-evitare in ogni modo il ricorso al doping e segnalare eventuali casi di maltrattamento e/o doping;

-contribuire con il mio esempio e con la mia testimonianza alla promozione culturale del rispetto e della tutela del cavallo nonché delle buone prassi nella disciplina dell’Endurance, affinché l’Italia possa essere una nazione di esempio a tutto il mondo;

-provvedere a garantire ai miei cavalli la non macellazione e condizioni di vita adeguate, nel rispetto del loro benessere anche dopo la fine dell’attività sportiva e agonistica;

Sono consapevole che la sottoscrizione di tale documento è volontaria e, per tale motivo, la sua violazione rappresenterebbe un atto particolarmente grave dal punto di vista morale.

 

Gianluca Laliscia

On. Dott.ssa Francesca Martini

Ambasciatore Italiano dell’Endurance Sottosegretario di Stato al Lavoro,

nel mondo Salute e Politiche Sociali

 

Roma, 22 luglio 2009                                              

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