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TETANO

 

É una gravissima malattia infettiva, non contagiosa, causata dalla penetrazione attraverso una ferita del «bacillo di Nicolaier». Un chiodo arrugginito, un scheggia di legno o di vetro che per una qualsiasi causa ledano i tessuti, provocano l'infezione in quanto il suddetto microbio è ovunque diffuso e in particolare nella polvere della strada, sulle ragnatele e persino nelle vie digerenti del cavallo, senza però che questi ne risenti danno, ben inteso qualora la mucosa intestinale sia integra, ma nel caso esistessero abrasioni il germe può penetrare nel circolo sanguigno determinando il tetano criptogenetico.

La malattia, la cui incubazione dura da 4 a 14 giorni, è caratterizzata da violente contrazioni muscolari e soprattutto facciali (trisma) producenti strani aspetti ed insolite posizioni del paziente: gli accessi insorgono alle volte spontaneamente ed altre in seguito a fatti insignificanti (rumori improvvisi, viva luce, inattese palpazioni ecc.): la febbre è sempre molto alta (42 °C), pure frequenti i battiti cardiaci.
Se la cura non interviene tempestivamente, dopo 2-3 giorni di atroci dolori, sopraggiunge la morte per paralisi respiratoria.

Un sospetto della presenza della malattia può alle volte insorgere qualora si ricordi che l'animale nel passato abbia subito delle ferite, anche lievissime, ma non subito disinfettate, od anche quando presenti una insolita andatura con rigidità dei movimenti.
Quale adatto intervento non c'è che l'uso di sieri antitetanici: se l'infezione avesse a verificarsi nella coda conviene senz'altro amputarla. Nell'attesa del veterinario sarà bene premere la ferita per farne uscire un po' di sangue e quindi cauterizzarla con un ferro rovente.

  

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